IO CI SONO

IO CI SONO

Nell’avventura di questo anno vissuto insieme, i ragazzi del Centro di aiuto allo studio si sono fatti compagnia, grandi e piccoli, nel ricordarsi che – anche in circostanze strane ed estranee come quelle della pandemia – la cosa più preziosa che non possiamo perdere di vista è la nostra capacità di desiderare! Questo è ciò che ci permette di vivere e di affrontare qualsiasi situazione. 

Con l’inizio dell’estate – finalmente tutte le attività sono in presenza – la proposta continua con il titolo: “Io ci sono”… senza punto, senza punto esclamativo, senza punto interrogativo, perché vogliamo partire da questo fatto oggettivo: io ci sono e per questo sono prezioso! 

E così vogliamo dire sempre di più “io ci sono” ed essere protagonisti nella nostra vita. Quando ci siamo chiesti degli esempi di momenti estivi  in cui abbiamo detto “Io ci sono” una bimba ha risposto: “Quando ieri ho incontrato lui”, indicando un altro bambino “e gli ho detto: ciao!, e un altro: “Quando siamo andati in piscina”. Nel dialogo sono emersi i desideri più vari: “Vorrei andare a trovare mia nonna in Africa perché sta male e io le voglio bene”, “Vorrei andare in Spagna”, “Vorrei fare il calciatore”, “Vorrei che Eitan (il bimbo rimasto orfano nell’incidente della funivia) sia felice”. Desideri piccoli e grandi, fatti grandi e piccoli ma tutti preziosi perché “io ci sono”, ci sono con tutto me stesso. Nella nostra amicizia ci accorgiamo che, quando uno dice “io ci sono”, aiuta gli altri, diventa più grande e lo scopre solo stando insieme. 

Quando uno dice “io ci sono”, diventa un segno di speranza per tutti! Come quel signore che, una mattina, vedendoci si è fermato e ha chiesto: “C’è posto per mio nipote di 10 anni?” oppure gli inquilini delle case che si affacciano sul prato dove giochiamo in corso Grosseto che dicono: “Ma chi siete voi che date di nuovo vita a questo posto?”. 

E anche l’ultimo giorno in cui tutti i gruppi, piccoli e grandi, educatori e volontari, amici e genitori hanno condiviso le scoperte fatte durante l’estate, ognuno di noi si è reso conto che “io ci sono perché qualcuno mi vuole bene”, come ci ha ricordato un nostro piccolo amico delle elementari!